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Catturare la grandiosità degli edifici storici dell'università di Cracovia può essere una sfida anche per fotografi esperti. Tra la luce intensa di mezzogiorno, le aree affollate di turisti e i dettagli architettonici che richiedono un'inquadratura perfetta, molti visitatori tornano a casa con scatti mediocri che non rendono giustizia a questi capolavori rinascimentali. Un recente sondaggio ha rivelato che il 68% dei viaggiatori rimpiange le proprie foto di viaggio, citando luce e composizione scadenti come principali frustrazioni. Il Collegium Maius dell'Università Jagellonica, con il suo cortile intricato e il mix gotico-rinascimentale, presenta sfide fotografiche uniche che le guide generiche non affrontano. In una città patrimonio UNESCO dove ogni momento conta, saper fotografare questi luoghi significa tornare a casa con immagini all'altezza dei loro 600 anni di storia.

Come evitare la folla al Collegium Maius per foto perfette
Il cortile principale del Collegium Maius è più affollato tra le 10 e le 15, trasformando quello che dovrebbe essere un ambiente rinascimentale sereno in una sfida fotografica. I locali sanno che il segreto sta nei tempi: arrivare all'apertura (9 d'estate) o nell'ultima ora di accesso regala spazi quasi vuoti. Un altro consiglio è concentrarsi sulle arcate superiori invece che sul livello terra: pochi turisti alzano lo sguardo, lasciando questi archi fotogenici liberi. Se visitate a mezzogiorno, posizionatevi nell'angolo nord-est, dove le ombre creano cornici naturali e la gente si ferma meno. L'orologio astronomico (11-13) attira la folla lontano da altre aree, offrendo brevi finestre per scattare foto pulite alle scale gotiche e alle vetrate.
L'ora d'oro nel Giardino dei Professori
Pochi scoprono il Giardino dei Professori dietro il Collegium Maius, il segreto fotografico meglio custodito di Cracovia. Questo spazio verde si trasforma durante l'ora d'oro, quando il sole caldo illumina la facciata est dell'università. Per risultati ottimali, portate un obiettivo 24-70mm per catturare sia i dettagli architettonici che i ciliegi in fiore (spettacolari a maggio). Il cancello di ferro nell'angolo sud-ovest crea una cornice perfetta per le finestre ornate. I fotografi locali preferiscono i 90 minuti prima del tramonto d'estate, quando la luce radente esalta ogni dettaglio scultoreo. Se visitate tra ottobre e marzo, il giardino chiude al tramonto, ma potete comunque catturare splendidi riflessi nelle pozzanghere di via Grodzka dopo la pioggia.
Impostazioni fotocamera per i dettagli gotici
Il mix di contrafforti gotici e logge rinascimentali richiede impostazioni mirate. Per dettagli nitidi sulla facciata del Collegium Novum, usate un'apertura f/8-f/11 con ISO 100-400 in base alla luce. Le volte della Libraria (biblioteca antica) richiedono un approccio diverso: un 35mm f/2.8 cattura l'interno senza flash (vietato). Per scattare tra gli archi del cortile, la messa a fuoco manuale spesso funziona meglio. Nelle arcate, attivate la stabilizzazione e mantenete una velocità di almeno 1/125s. Le vetrate della Cappella di Sant'Anna necessitano di bracketing: scattate a ±1 EV per catturare sia i colori che i trafori in pietra.
Angoli insoliti che pochi conoscono
Mentre tutti fotografano il cortile principale, il vero carattere dell'università emerge in punti meno ovvi. Il passaggio stretto tra Collegium Maius e Minus crea composizioni verticali drammatiche con un grandangolo. Pochi notano gli antichi doccioni a forma di drago: meglio inquadrati con un 70-200mm dall'altro lato del cortile. Per una prospettiva unica, salite alla finestra del terzo piano della Biblioteca Jagellonica (aperta al pubblico), con vista sui tetti. Anche i portali raccontano storie: l'ingresso barocco in via Św. Anny offre contrasti testurali perfetti fotografati subito dopo la rugiada mattutina. Questi approcci alternativi regalano immagini lontane dagli scatti turistici convenzionali.